Chiesa Matrice di S.Michele Arcangelo - Pomarico in tour

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Chiesa Matrice di S.Michele Arcangelo

Punti di interesse


L'esterno
I lavori di edificazione ebbero inizio nel 1748 per concludersi nel 1783, come ci racconta l’iscrizione presente sulla decorazione in stucco che sovrasta la navata centrale. Sulla facciata in stile tardo barocco, possiamo osservare la divisione in due ordini, una superiore ed una inferiore divisi da una cornice. La parte inferiore è caratterizzata da una successione di superfici concave e convesse, mentre la parte superiore è caratterizzata dal campanile alto trentasei metri che si innesta sul corpo centrale, la cui realizzazione avvenne nel 1792. La facciata è resa dinamica e movimentata dal gioco di concavità e convessità e dalla presenza di sei paraste addossate che ne scandiscono l’imponente portale centrale e i due ingressi laterali. L’ampio sagrato ad anfiteatro che sembra accogliere i fedeli in un abbraccio simbolico, fu realizzato nel 1803 per arginare le acque piovane.
L’interno
La Chiesa presenta un impianto basilicale a croce latina, con aula divisa in tre navate longitudinali e incrociata perpendicolarmente con l’ampio transetto, al centro della crociera si innesta una cupola con pennacchi, decorato al centro da una colomba, simboleggiante lo Spirito Santo e da figure di cherubini, emersi dopo il recente restauro. L’abside centrale semicircolare imponente è affiancato da due absidi laterali che ospitano rispettivamente la cappella del SS. Sacramento e la Cappella di S. Michele Arcangelo patrono di Pomarico. La Cappella del SS. Sacramento ospita la tela della Deposizione e Trinità opera di Pietro Antonio Ferro del 1615, l’opera si trovava in precedenza nella Chiesa di S. Rocco al Tempone. La composizione presenta ancora un impianto di tipo cinquecentesco a forma piramidale con i due santi: S. Rocco e S. Antonio da Padova alla base, sovrastati dalla figura della Trinità e dalla figura del Cristo sorretto da angeli volanti. Il presbiterio in posizione sopraelevata rispetto al piano della navata, ospita l’altare in pietra decorata a tarsia marmorea sormontato dalla macchina in ferro battuto opera del maestro Francesco Paolo Giordano di Andria. Collocato sull’altare il 12 aprile 1789 fu inaugurato nel 1790 in occasione della festa di S. Michele Arcangelo. Il transetto ospita a sinistra e a destra due altari in pietra scolpita e dipinta, sormontati rispettivamente da due tele: la prima del 1813 di ignoto pittore lucano, raffigura la Madonna del Rosario l’altra raffigurante l’Immacolata e SS. Francesco d’Assisi e Antonio da Padova del 1601 firmato da Pietro Antonio Ferro. La composizione si ispira al Cantico dei Cantici come è sottolineato dalla iscrizione Tota pulchra es amica mea. In alto la composizione è sovrastata dalla figura del Padre Eterno e dall’ immagine statuaria dell’Immacolata, contornata a destra e a sinistra da nubi e da una molteplicità di angeli affiancati da simboli e attributi alla Sulamita. La tela è incorniciata da una ancora realizzata dal maestro intagliatore Francesco Paradiso negli anni 1698-99 e indorata solo successivamente dal maestro Rosatis. Le navate laterali sono caratterizzate da una serie di cappelle dedicate ad alcune importanti famiglie del paese, anch’esse dotate di altari in pietra decorata e tele alcune di pregevole fattura come La Vergine Incoronata tra angeli, S. Francesco e l’Eterno Padre della fine del 1500 opera di Teodoro D’Errico. Degno di nota è anche il pulpito in legno d’ulivo intagliato, dipinto e intarsiato in legno di olmo. Le volte riccamente decorate, opera dei maestri milanesi Giuseppe Santillo, Tabacco e Sante Regolo, hanno subito un pesante restauro dopo il terremoto del 1980. Sul portale d’ingresso è alloggiato l’organo, opera di intagliatori locali, acquistato dai Padri Benedettini di Montescaglioso nel 1786. La sagrestia contiene inoltre una serie di oggetti liturgici in argento alcuni reliquiari in legno, un corale miniato realizzato da Girolamo Todisco e tele di Francesco Fracanzano e Antonio Vaccaro.



The external view
The church was built between early 1748 and 1783, as the inscription, on the plaster decoration which dominates the central nave, proves. On the late Baroque style façade, there are two defined architectural styles, a higer one and a lower one separated by a cornice. The lower order is marked by the alternation of concave and convex surfaces, while the upper part is characterized, on the central body, by the about 120 feet high monumental bell realized in 1792. The façade is enlivened by concavity and convexity successions and by six pilasters which emphasize the tall entrance portal with two side entrances. The ample amphitheater parvise, which seems to embrace people simbolically, was realised in 1803 to dam rainwater.
The interior
The interior, with a Latin cross layout, is characterized by three naves and the main one is intersected with the ample transept. In correspondence with the cross vault there is a dome, decorated in the centre with a dove, symbol of the Holy Spirit, and with cherubs, surfaced after the recent restoration. Two side apses, containing respectively the Holy Sacrament chapel and the Pomarico's patron saint chapel, flank the majestic central semicircular apse: in the first there is the painting "Descent and Trinity" by Pietro Antonio Ferro (1615), stored previously in S.Rocco al Tempone. The presbytery houses the decorated marble-inlaid altar sormounted by the iron altar machine by F. Paolo Giordano of Andria. On the 12th of April 1789, it was collocated on the altar and inaugurated in 1790, on the occasion of the St. Michael the Archangel feast. On the right and on the left, the transept houses two carved and painted altars, with two paintings: the first (1813) by an anonymous Lucanian artist represents the "Lady of the Rosary", the second (1601) represents "The Virgin Mary, St. Francis and St. Anthony of Padua" by Pietro Antonio Ferro. This last one is framed by an altarpiece by the carver Master Francesco Paradiso (1698-99) and later gilded by the Master Rosatis. The aisles house chapels dedicated to some of Pomarico's most important families, with marble-inlaid altars and paintings like: "The crowned Virgin", "St. Francis" and "The eternal Father" (1500) by Teodoro D'Errico. the olive wood and elm-inlaid pulpit is worthy of attention. The profusely decorated vaults, by the Milanese masters Giuseppe Santillo, Berardino Tabacco and Sante Regolo, were considerably restored after the earthquake in the 1980s. On the main portal there is an organ, by local carvers, bought by Franciscans from Montescaglioso in 1786. In the sacristy you can also find silver church supplies, wood reliquaries, a miniature choral by Girolamo Todisco and paintings by Francesco Fracanzano and Antonio Vaccaro.
 
PROLOCO "E.MATTEI" POMARICO
Corso Vittorio Emanuele 162
75016 Pomarico (MT)
tel: (+39) 333 485 1027
mail: prolocopomarico@virgilio.it
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